La
cultivar appellata “Olivo Quercetano”
si sviluppa in un territorio ristretto a
ridosso delle Alpi Apuane nei comuni di Montignoso
, Querceta da cui prende il nome perché ne
è il cuore, Pietrasanta ed in parte Camaiore.
Questa varietà è una pianta di grandi
dimensioni sia per il fusto sia per l’altezza
e presenta una chioma d’elevata densità.
I frutti di forma allungata e piccola dimensioni hanno
una maturazione scalare e tardiva. Le qualità
organolettiche dell’olio sono di tutto rispetto
e si caratterizza per il sentore prevalentemente dolce,
con fruttato medio e fini sentori d’erbe aromatiche
e di macchia mediterranea legati ad una nota verde
che ricorda le foglie di cipresso.
Ottobre
- novembre ci offrono l’occasione per
visitare l’entroterra Versiliese, per gli appassionati
della vita rurale, a piedi o in bicicletta una passeggiata
in questi luoghi è da sempre molto affascinante
e accattivante, nei luoghi dove da secoli ogni anno
iniziano i preparativi e la raccolta delle olive.
Negli oliveti, costituiti per l’80% da piante
d’olivo quercetano, possiamo trovare alberi
anche plurisecolari, e in questi momenti è
interessante vedere e fotografare le piante e le persone
che sono impegnate nella raccolta. L’oliveto
è come un meraviglioso giardino dove il profumo
dell’erba rasata e i colori dei teli di raccolta
si esaltano e trasformano questi spazi in magnifici
teatri mettendo in risalto la maestosità di
questa particolare e rara varietà.
Da studi di storici locali risulta che piante d’olivo
secolari se non millenarie, sono ancora sui percorsi
delle antiche centuriazioni romane a testimoniare
l’antico legame tra il nostro territorio e l’olivo.
Dalla turistica e mondana Forte dei Marmi si può
raggiungere, con la bicicletta, l’entroterra
versiliese costeggiando gli oliveti e facendo visita
ai frantoi.
Una volta arrivati nella zona di Querceta e di Pozzi
possiamo percorrere le antiche vie soggette a centuriazione
dove appunto l’olivo delimita questi tracciati.
A Pozzi ci possiamo fermare al ristorante Antico Uliveto,
il cui nome deriva dal fatto di essere immerso in
un oliveto secolare, e qui è possibile degustare
in abbinamento ai piatti l’olio prodotto da
questa varietà. |